I tumori cutanei hanno un’incidenza crescente ed il melanoma è quello con la più alta mortalità.La sua diagnosi precoce è la strategia più efficiente per ridurne la mortaltà.
Proprio per questo è nata la Dermoscopia, una tecnica non invasiva di immagini cutanee che viene utilizzata nella routine dermatologica per l’esame delle lesioni cutanee.
I recenti progressi tecnici dell’imaging digitale hanno permesso di arrivare ad ingrandimenti di 400 volte (finora l’ingrandimento usato era di 20 volte).
Il dottor Rossi, negli ultimi 4 anni ha condotto per primo uno studio a 400x di ingrandimento, rivelando molti dettagli inediti, fino a distinguere i singoli melanociti rispetto all’ingrandimento tradizionale a 20 x.
Recentemente è stato pubblicato, nella prestigiosa rivista scientifica”British journal of dermatology”, un nostro studio scientifico realizzato insieme alla prof. associata Cinotti Elisa dell’Università di Siena e al professor Jean Luc Perrot dell’università di Saint Etienne (che sono rimasti affascinati dalle immagini del dottor Rossi).
Questo studio dimostra che l’alto ingrandimento dermoscopico (D400) rileva molti elementi non altrimenti visibili nella dermoscopia convenzionale a 20x, come le cellule pigmentate e la loro morfologia,utili per incrementare la capacità diagnostica del dermatologo.
Nella foto seguente vediamo un esempio di immagine ad alto ingrandimento dermoscopico. A sinistra un neo con ingrandimento a 20x dove si notano formazioni poligonali marroni scuri chiamati “Globuli”. A 400 x è possibile “entrare” in alcuni di questi globuli e vedere che sono costituiti da piccoli cerchi, ovvero le singole cellule chiamate melanociti. In questo caso sono tutti uguali ed uniformemente distribuiti, per questo possiamo affermare che si tratta di un nevo dermico “normale”.